Generale russo. Dopo essere entrato nell'esercito russo all'età di sedici
anni, prese parte alle guerre contro i Polacchi (1764-1769) e contro i Turchi
(1770-1774). Ottenuto da Caterina II il grado di maggior generale, venne inviato
come ambasciatore a Costantinopoli nel 1793. Dopo la morte di Caterina
entrò a far parte del gruppo di consiglieri di fiducia del suo successore
Paolo I che gli affidò numerose, delicate missioni diplomatiche. Il
successore di Paolo, Alessandro I, lo nominò in seguito governatore di
Pietroburgo. Nel 1805 venne nominato comandante del corpo di spedizione russo,
forte di 50.000 uomini, che prese parte alla battaglia di Austerlitz. Dal 1809
al 1811 fu tra i comandanti dell'esercito russo nel corso della guerra contro la
Turchia. Nel 1812 venne nominato da Alessandro comandante delle truppe che si
opposero all'avanzata dell'esercito d'invasione napoleonico. La tattica di
K., consistente nell'evitare uno scontro frontale e nel profittare della
superiorità logistica derivante dalla maggiore conoscenza del terreno,
ebbe ragione dell'armata napoleonica che, dopo l'invasione di Mosca, venne
costretta a una disastrosa ritirata. Dopo aver ottenuto la vittoria di
Krasnoè,
K. inseguì i Francesi in Prussia occupando le
città di Lipsia e Thorn. Mentre si preparava a continuare la campagna il
vecchio generale, del quale Tolstoi tracciò poi un efficace ritratto in
Guerra e pace, morì a causa delle fatiche alle quali si era
sottoposto (Pietroburgo 1745 - Bunzlau, Slesia 1813).